Cari amici, oggi vi vogliamo dare alcune “chicche” sul Kefir.
Sicuramente ne avrete già sentito parlare a lezione di yoga (sono le classiche chiacchiere da spogliatoio o prima dell’inizio della lezione, ammettetelo!) o da noi in hotel quando qualcuno di voi ci domandava le ricette dei nostri dolci. Noi personalmente ne siamo venuti a conoscenza dal famoso I-pad regalato a Grazia a Natale (si, sempre lui, quello del lievito madre).
Dopo serate e serate di ricerche e di studio, grazie a una carissima amica serba, abbiamo avuto in “donazione” i granuli di Kefir (di latte).
Ma che cos’è il Kefir?
E’ una bevanda simile allo yogurt, dal gusto un po’ più acidulo , a base di latte, e fermentato in modo naturale.
Si ricava dalla fermentazione (dalle 24 alle 48 ore) del latte di animale che preferite (pecora, capra, mucca, ecc..) con i cosiddetti “granuli”, costituiti da fermenti lattici e lieviti agglomerati (più di 30 tipi diversi!!) che insieme formano una sostanza gelatinosa e biancastra.
E’ considerato uno degli alimenti presenti in natura dal più alto valore biologico. E’ una bevanda ricca di microorganismi buoni, detti probiotici, capaci di raggiungere illesi l’intestino arricchendo la flora batterica, migliorandone la funzionalità e potenziandone le difese immunitarie.
La parola “keif” è una parola armena, che significa “benessere“.
Sembra che i primi ad utilizzarlo, da tempo immemore, fossero i popoli del Concauso, tra i più longevi del Pianeta.
Studi importanti, tra i quali il premio Nobel Ilva Metchnikov, dimostrarono come in queste regioni, non ci fossero stati casi di turbercolosi, cancro o di disturbi intestinali proprio grazie all’utilizzo del Kefir.
Anche nelle cronache di viaggio nel medio Oriente di Marco Polo, si legge di questa bevanda dalle magiche proprietà.
Così, piano piano, i granuli di Kefir si diffusero dapprima in Russia (oggi in particolare è tenuto in grande considerazione negli ospedali e viene incluso nelle diete dei pazienti affetti da dismetabolismi intestinali e generali, ipertonicità, aterosclerosi e allergie) fino ad arrivare anche da noi sulle nostre tavole a partire dagli anni ’90.
BENEFICI:
Ok, ma ora vediamo BREVEMENTE (prometto!!) i suoi benefici.
E’ dimostrato, come l‘utilizzo quotidiano, può aiutare a:
– Regolarizzare le funzioni intestinali, poiché il kefir stimola le proteine digestive, l’appetito e la peristalsi. Studi scientifici suggeriscono che possa aiutare a diminuire la quantità di colesterolo nel sangue; Contrastare l’insediamento di germi pericolosi. Il kefir contiene una grande quantità di batteri lattici che hanno un’azione inibitoria nei confronti dei microbi putrefattivi e patogeni;
– Stimolare la produzione di anticorpi dell’intestino e migliorare le difese immunitarie;
– Grazie all’azione dei microrganismi, il kefir è altamente digeribile ed è considerato il prodotto lattiero-caseario più adatto alle persone con problemi di intolleranza al lattosio;
– Per le donne, previene e contrasta la formazione della Candida e Cistite;
– Il Lactobacillus rhamnosus che si può ritrovare nel Kefir riduce la presenza nella saliva dello Streptococcus mutans principale responsabile della carie dei denti;
– Contiene la vitamina B12 che è molto importante per la sintesi dell’emoglobina. È necessaria al metabolismo del tessuto nervoso, delle proteine, dei grassi e dei carboidrati;
– Ricco di vitamina B9, meglio nota come acido folico che è importantissima per la sintesi del DNA e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, ed è fondamentale per la corretta crescita dell’embrione. La presenza di vitamina B9 è indispensabile per equilibrare i livelli di omocisteina, amminoacido associato a malattie cardiovascolari e infarti.
Vi abbiamo convinto?
Non preoccupatevi, nel prossimo articolo vi diremo il procedimento, e come lo usiamo nella preparazione dei nostri prodotti.
E ovviamente anche dove trovare i granuli!