Ma dove posso trovarlo il lievito madre?
Come si rinfresca?
Il modo più semplice, è sicuramente farselo regalare da persone che conoscete, che già ce l’hanno.
Altrimenti potete iscrivervi su Facebook al “gruppo la Pasta Madre”. Qui, oltre a trovare i cosiddetti “spacciatori”, avrete modo di leggere preziosissimi consigli sul suo utilizzo e moltissime ricette.
Un altro modo che vi consigliamo, è di guardare la “mappa spacciatori” che troverete nel “lievitario”.
Nella mappa, se guardate bene, ci siamo anche noi a “CERVIA”. 😀
Basta digitare la vostra zona, e potrete contattare al telefono o per mail, la persona più vicina a voi. Semplice, no?
IL RINFRESCO:
Vi ricordate i tamagotchi che se non si dava loro da mangiare, morivano? Ecco, la stessa cosa avviene per la pasta madre. Una volta portata a casa infatti, bisogna nutrirla e rinfrescarla, e i microrganismi che la popolano si nutrono di zuccheri che prendono dagli amidi e dalle proteine della farina.
Ci sono diversi metodi per allevare e nutrire un lievito madre. Noi vi vogliamo fornire per ora quello più semplice per chi è alle prime armi.
Prima di cominciare, ricordate che le vostre mani, i contenitori, il piano da lavoro, i coltelli e in generale tutto ciò che viene in contatto con il lievito deve essere quanto più pulito possibile, in modo da non contaminare la pasta madre.
Pronti? ecco il procedimento che vi consigliamo di seguire:
– Prelevate dal contenitore in frigorifero, la quantità di pasta madre che si desidera rinnovare e tenetela per 1 oretta a temperatura ambiente;
– Fatele ora il “bagnetto” e cioè formate delle piccole palline schiacciate, tipo delle “polpette”. Inseritele poi nell’acqua a circa 38 gradi con un pizzico di zucchero. Una volta che galleggiano (in circa 15-20 minuti), prelevatele e strizzatele;
– Procedete quindi con il “rinfresco”. Pesate la vostra pasta madre (esempio 100 grammi). Spezzettatela in un contenitore ed aggiungete 50 grammi di acqua. Fate sciogliere molto bene fino a quando non si forma una “schiumetta”. Mettete poi una quantità di farina pari al peso del lievito (quindi nell’esempio, 100 grammi) iniziate a mescolare con una forchetta e poi finite ad impastare a mano fino a formare una pallina liscia e omogenea. Prestate attenzione al tipo di farina che utilizzate, che deve essere “forte”, tipo manitoba
– Sulla vostra pallina, con un coltello a lama incidete abbastanza in profondità, una croce che vi servirà per vedere il grado di maturazione del lievito;
– Lasciate maturare la pasta madre in un contenitore di vetro stretto e lungo, coperto con una pellicola o un coperchio. Se pensate di usarla subito, tenetela al caldo e aspettate che raddoppi (dopo circa 3 ore).
Se invece la volete usare i giorni seguenti, mettetela in frigorifero (dopo averla lasciata sempre almeno 1 oretta a temperatura ambiente) per dare avvio alla fermentazione. In questo modo i microrganismi rallenteranno il loro metabolismo e potrete rinfrescarlo ogni 4 o 5 giorni. In questo caso al momento del rinfresco, la riprenderete dal frigorifero, e potrete rinfrescarlo seguendo il procedimento dall’inizio, partendo dal “bagnetto”.
Ah, ricordate di dare un nome al vostro lievito madre. Il nostro si chiama Bombolo!
Non vi resta ora che divertirvi e sperimentare tutto quello che volete con il nuovo arrivato!
Buon lavoro! Scriveteci se avete delle difficoltà o delle domande.